domenica 8 gennaio 2012

IL GRAN CUORE NON BASTA ALLE OFFICINE GAUDINO PIEMONTE

Alla fine la maggiore ‘lunghezza’ di squadra premia Bolzano. Alle Officine Gaudino, falcidiate da infortuni e malanni di stagione, resta l’amaro in bocca del rammarico di una gara alla portata, giocata con il coltello tra i denti e sfumata anche per la stanchezza dovuta all’indisponibilità di troppe giocatrici (le biancostellate giocano tutta la gara in 6).
Certo poi, guardando ai numeri, pesano i tanti liberi sbagliati (19 su 33) e le 21 palle perse. Errori mortali a fronte di un avversario che, pur senza il conforto di dati significativi, manda 5 giocatrici in doppia cifra (e 9 a referto).
Alla palla a due le padrone di casa presentano la cubana Agramonte (non al meglio), non le lungodegenti Simonetti e Salvini e l’influenzata Santuz. Avvio contratto con Tunguz che si alza da tre per il 4-5 del 3’. Bonetti e Pignetti si battono sotto le plance, Montanaro è in giornata ma Bolzano si tiene avanti di una-due lunghezze fino al 5’: di Bonetti il sorpasso sul 10-9. La lotta a rimbalzo è tutta appannaggio delle padrone di casa, che provano l’allungo in chiusura di periodo con due punti dalla media di Quarta e una tripla di Coen. Con Ribeiro da Silva a tre falli, le altoatesine vanno in bianco per 4’ e nelle prime due azioni del secondo quarto Montanaro e Coen consolidano il margine
piemontese: il break è di quelli che contano (12-0) e al ’11 il tabellone del PalaCollegno dice 23-11. Le biancostellate di Frigerio chiudono l’area, costringendo le avversarie a forzature e conclusioni fuori
equilibrio, anche se non sfruttano a pieno il momento favorevole e si bloccano di colpo dopo una bomba della solita Montanaro, trovando la via sbarrata sugli esterni e iniziando a patire nelle aree l’assenza di rimbalziste di stazza. E Bolzano torna a fare capolino con la nazionale giovanile Valerio e con Tunguz. Il break di 0-12 riporta le ospiti ad un solo punto al 15’: 26-25. La parità è ristabilita un minuto dopo: canestro ancora di Tunguz, 28-28. Sullo slancio Bolzano prova ad andare via: il parziale complessivo di 2-21 vale il 28-34 del 19’.
L’intervallo restituisce una Pfp determinatissima: Pignetti la riporta a condurre, poi 2 recuperi difensivi di fila sono nobilitati sul versante opposto da Quarta e Montanaro: 43-39 al 24’ (15-5 in 5’). Lo spunto non cambia però il tema portante della gara: ad ogni azione corrisponde, in fretta, una reazione uguale e contraria. Al 27’ ospiti di nuovo davanti: 43-44. La tensione sale possesso dopo possesso, generando errori in serie da una parte e dall’altra. Bolzano mantiene una manciata di punti di vantaggio fino al 33’: poi strappa ancora, 51-58, con Zambarda e Piotrkiewicz. Un film già visto più volte in stagione dalle Officine Gaudino: Montanaro, da sola, prova a cambiare il finale, segnando e procurandosi liberi in serie. Quarta asseconda la compagna e, nonostante qualche errore di troppo dalla lunetta, le ragazze di Frigerio sembrano poter dire la loro: 59-60 al 37’. Dall’altra parte c’è
però un’avversaria cinica e altrettanto vogliosa di portare a casa il risultato: Piotrkiewicz realizza il 61-66 del 39’ che chiude il discorso.
Nell’ultimo minuto ancora liberi sbagliati dalla Pfp che arriva stremata alla sirena e incassa così la settima sconfitta consecutiva, la terza della gestione Frigerio.

OFFICINE GAUDINO PIEMONTE-IVECO LENZI BOLZANO 64-70
Parziali: 16-11, 28-34, 45-49
PFP: Nicola n.e., Montanaro 26, Pignetti 4, Coen 8, Domizi n.e., Michelini n.e., Agramonte, Bonetti 7, Gambino n.e., Quarta 19. All. Frigerio.
BOLZANO: Valerio 13, Maron 5, Tunguz 14, Zambarda 11, Mora 2, Ribeiro da Silva, Piotrkiewicz 12, Zelger n.e., Schwienbacher 3, Crestani 10. All. Massai.

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